Eden | 2008-15
Una personale riflessione sul paesaggio tra reperto intimo e testimonianza storica.
Ho cominciato a scattare le prime foto di questa serie molti anni fa, tra crepe simboliche e implacabili, nel giardino abbandonato della mia casa di famiglia. Questo piccolo spazio recintato è stato il luogo in cui leggere i segni del cambiamento in ciò che vedevo. Il paesaggio, dunque, non come panoramica naturalità del mondo ma come deposito di tracce, iscrizione dell'umano nel territorio.
Questa serie di fotografie si sviluppa poi in seguito a un evento imprevisto avvenuto nel mio luogo di origine. La drammaticità dell’alluvione nel beneventano che alla fine del 2015 ha devastato il territorio, lasciando dietro di sé un paesaggio stravolto nello spirito che ha messo in luce la fragilità dell’uomo in rapporto ai suoi spazi protettivi. Questo evento imprevisto ha mostrato lo spezzarsi di un equilibrio: il paesaggio si è frantumato offrendosi alla natura per diventare rovina e allo stesso tempo testimonianza della storia.